Ogni 4 mesi auxiell e le sue aziende Partner si riuniscono per dedicarsi una giornata di (in)formazione su temi di rilievo, non necessariamente collegati al proprio lavoro. A giugno si è parlato delle diversità di genere, di razza, di orientamento sessuale e di differenze psico-fisiche.
Ogni 4 mesi auxiell e le aziende Partner euXilia, Leanbit, TechMass, XVA e la più recente Whitecup, si riuniscono per una giornata dedicata a una tematica specifica. Venerdì 25 giugno 2021 i team hanno potuto confrontarsi con la tematica della diversità.
Diversità ed inclusività per arricchirci di nuove esperienze
La giornata, iniziata con un’attività che ha permesso a tutti di riflettere sull’importanza della famiglia che può essere composta da membri diversi da quelli tradizionali, si è aperta con un intervento del giornalista Stefano Ferri: il primo crossdresser a definirsi tale. Ha spiegato che la sua necessità di indossare abiti tradizionalmente concepiti come femminili nasce dal bisogno di mostrare la propria parte femminile, che non si è mai fusa con quella maschile e che le vive “accanto”. È proprio questo viverle “accanto” che realizza, nel suo caso, l’integrazione maschio-femmina, fisiologicamente imprescindibile per ognuno di noi e per ciascuno diversa. Ha raccontato la propria esperienza in modo onesto e diretto, in un clima di assoluta attenzione per una tematica estremamente delicata. Ascoltare la storia di quest’uomo, che per anni si è cambiato di nascosto nella propria cantina e che oggi porta sul palco il suo passato personale, ha emozionato gran parte del pubblico.
“Qui vedo una generazione di trentenni completamente diversa da quella che era presente 25 anni fa nelle aziende. Se il futuro siete voi, possiamo smettere di preoccuparci” è stato il commento di Stefano.
“Giochiamo tutti insieme anche se siamo tutti diversi”
Lo sport inclusivo del baskin è stato al centro dello speech del suo ideatore, l’Ingegnere Antonio Bodini, che ha raccontato come la voglia di inclusione per la figlia lo abbia portato a progettare uno sport, nato dal basket, che permette ad ogni giocatore di avere il proprio ruolo, essendo comunque alla pari con tutti gli altri e dovendosi impegnare al massimo delle proprie abilità per riuscire a segnare. Nel baskin, infatti, le squadre sono composte da persone con diverse abilità e numerose regole garantiscono l’equità e l’equilibrio tra loro, dando ruoli diversi in base alle capacità possedute e regole differenti ad essi legate.
“I progetti nascono sempre da una sfida, la mia era quella di far capire quanto sia bello giocare con persone con disabilità.”
Il team ha potuto ascoltare anche due membri della Energy Baskin. Giulia Rigoni, giocatrice con ruolo 1 (cioè con ridotte capacità motorie), ha spiegato l’importanza che questa pratica ha avuto per lei dicendo “Sono riuscita a mostrare ciò che sono grazie ad arbitro, allenatore e compagni di squadra”, mentre Daniele Berton, giocatore con ruolo 3 (cioè con alcune difficoltà motorie che comunque gli consentono di correre lungo il campo fermando il palleggio, di gestire i passaggi e il tiro), ha raccontato “Il baskin mi ha cambiato la vita: a livello mentale mi ha permesso di conoscere persone che altrimenti non avrei mai potuto incontrare e a livello psicologico mi ha aiutato tantissimo”.
La diversità non è un ostacolo all’interazione, ma dà modo di dialogare
L’ultimo ospite della giornata è stato Mohamed Ba, mediatore culturale ed attore senegalese che da 20 anni vive in Italia. Il racconto dell’aggressione subita, del suo approccio con chi lo circonda e la totale apertura alle domande del pubblico hanno creato la totale sintonia.
Attraverso la spiegazione di obblighi morali che dovrebbero appartenere ad ogni popolo, come quello di favorire l’integrazione, Mohamed ha spiegato il concetto di modellarsi come la gomma per accogliere l’altro. Il pensiero che ognuno andrebbe considerato come una perla, che ha senso solo insieme al resto della collana, aiuta a comprendere come una persona che è stata accoltellata solo per il colore della propria pelle possa ora raccontare le proprie esperienze per promuovere la fratellanza, quel concetto che, se fosse parte del pensiero di tutti, oggi ci permetterebbe di vivere nel mondo che abbiamo sempre sognato.
Una giornata dedicata all’incontro culturale
La tematica della diversità è stata una delle più profonde da quando le giornate di Update sono state istituite ed è stata gestita magistralmente da Marco De Bastiani, Value Delivery Manager di auxiell, che ha scelto di favorire la crescita personale di tutti permettendo al team di ampliare le proprie conoscenze.