Come misurare le pratiche lean in termini anche di risultato pratico dei risultati ottenuti? auxiell ha fondato con l’Università Bocconi di Milano l’osservatorio sul lean thinking, nato per monitorare -anche per finalità di ricerca- il metodo che ottimizza i processi aziendali.
Dopo il primo incontro in Bocconi (leggi articolo), nuovo appuntamento in auxiell il 15 novembre: in questo evento saranno presentati i primi risultati dell’impatto a livello economico finanziario nonchè i più recenti trend di adozione e, attraverso il confronto con una tavola rotonda di protagonisti della Lean Transformation, le best practice in materia.
Negli anni della grande crisi, l’applicazione dei principi e delle tecniche del lean thinking ha trasformato l’industria italiana. Dopo un periodo di incubazione lungo quasi un ventennio, il lean movement italiano ha assunto ormai dimensioni rilevanti, come testimoniano il fiorire di iniziative e convegni, la crescita di un florido settore consulenziale specializzato e il moltiplicarsi di iniziative formative in ambito universitario, dell’associazionismo imprenditoriale e della formazione professionale.
Il lean thinking costituisce un diverso modello produttivo, organizzativo e manageriale che attraversa non solo l’industria (lean production) ma anche l’innovazione e l’imprenditorialità (lean startup) agganciandosi ai temi della sostenibilità ambientale e sociale a costituendo un prerequisito per la digitalizzazione e l’adozione delle tecnologie di industria 4.0. Esso si basa sull’adozione del metodo scientifico finalizzato all’eliminazione dello spreco e della variabilità non necessaria attraverso un processo incessante di sperimentazione e risoluzione dei problemi aziendali.
L’osservatorio ICRIOS-Bocconi sul lean thinking in Italia, realizzato con il supporto di auxiell e Banco BPM, monitora la diffusione e l’adozione del lean thinking nelle imprese italiane.
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