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Gestione delle risorse trasformate: push vs pull e flusso disaccoppiato

Scritto da Auxiell | Mar 3, 2025 9:56:09 AM

Per soddisfare la domanda del cliente, è fondamentale progettare un processo che consenta di realizzare l’output richiesto in termini di qualità, costo e tempo. Durante la progettazione, bisogna considerare due aspetti principali: le risorse trasformate - che includono materiali, informazioni e persone - e le risorse trasformanti, ovvero persone e macchine. 

Le risorse trasformate sono gli elementi che subiscono modifiche durante il processo produttivo. Per fare alcuni esempi possiamo avere materiali grezzi che vengono lavorati per diventare prodotti finiti, informazioni che vengono elaborate per generare dati utili, o persone che acquisiscono nuove competenze attraverso la formazione. Le risorse trasformanti, invece, sono gli agenti che effettuano queste trasformazioni, come le macchine che eseguono lavorazioni meccaniche o i lavoratori che applicano le loro competenze per completare le attività. 

Per ottimizzare la gestione delle risorse trasformate, con particolare attenzione al tempo, è cruciale confrontare due elementi: 

  • lead time richiesto dal cliente: quanto tempo è disposto ad attendere il cliente tra l'ordine e la consegna; 
  • lead time di processo: quanto tempo è necessario per la produzione dell'output una volta ricevuto l'ordine. 

Quando il lead time richiesto dal cliente è maggiore di quello di processo allora quest’ultimo può essere sincronizzato sulla domanda del cliente. In altre parole, questo significa che la produzione si attiva solo all’arrivo della domanda. Nella maggior parte dei casi però il cliente vuole il prodotto/servizio in un tempo minore rispetto a quello necessario per realizzarlo; quando questo avviene abbiamo a disposizione due scelte: 

  • lavorare sul processo per accorciarne il lead time al fine di sincronizzarlo alla domanda; 
  • introdurre in uno o più punti del processo disaccoppiamenti e scorte, cioè interruzioni allo scorrere del flusso. 

 

Il processo disaccoppiato 

Il processo disaccoppiato è costituito da attività a previsione (push) - che prevedono l’utilizzo di sistemi come il Material Requirements Planning (MRP) - o da attività a ripristino (pull) che prevedono sistemi di tipo kanban. 

Nella logica push i fabbisogni dei materiali necessari sono determinati in anticipo: la scorta dei materiali viene generata sulla base di previsioni di impiego - indipendentemente dalla capacità produttiva a valle - mentre i lotti in lavorazione vengono “spinti” da un centro al successivo. 

Nella logica pull invece, la scorta del materiale viene ripristinata dopo il consumo in funzione della capacità disponibile a valle; il dimensionamento delle giacenze dei materiali necessari è definito in anticipo e i lotti in lavorazione vengono “tirati” da un centro al precedente. 

Per creare un flusso sincronizzato, come già detto, il lead time richiesto dal cliente deve essere maggiore del lead time di processo. Questa, tuttavia, è una condizione necessaria ma non sufficiente. Per poter lavorare in modo sincronizzato è infatti necessario anche che vengano rispettate tutte le seguenti condizioni: 

  • avere la possibilità di lavorare con lotti paragonabili a quelli richiesti dal cliente; 
  • avere fasi del processo produttivo con tempi ciclo tra loro equiparabili; 
  • avere fasi dedicate a singoli flussi produttivi, cioè a singoli processi; 
  • avere fasi del processo geograficamente vicine; 
  • avere fasi intrinsecamente stabili. 

Quando una sola di queste condizioni non viene rispettata allora va inserito un disaccoppiamento. 

 

Modelli organizzativi per la gestione delle risorse trasformate 

Quando introduciamo disaccoppiamenti e scorte, il processo si divide in almeno due parti: prendendo come riferimento l’ultimo disaccoppiamento a monte di questo c’è il processo disaccoppiato, a valle invece le attività sono sincronizzate con la domanda e avvengono dopo l’arrivo di un ordine. 

In base a dove è posizionato l’ultimo punto di disaccoppiamento si definiscono diversi modelli di risposta al cliente. 

  • Engineer to Order (ETO): le fasi di progettazione e di ingegnerizzazione dipendono dall’arrivo di uno specifico ordine e il processo è di conseguenza quasi interamente sincronizzato. 
  • Purchase to Order (PTO): l’azienda acquista dai fornitori le materie prime e i semilavorati solo dopo aver ricevuto un ordine. 
  • Make to Order (MTO): le scorte sono a monte, costituite dalle materie prime e dai semilavorati ordinati ai fornitori sulla base delle previsioni o a ripristino. Il processo sincronizzato coincide con l’inizio della produzione. 
  • Assembly to Order (ATO): le scorte si preparano all'inizio delle ultime fasi di produzione e l’ultima parte del processo di produzione è sincronizzata con la domanda del cliente. 
  • Make to Stock (MTS) o Delivery to Order (DTO): le scorte sono costituite da prodotto finito; è il modello che permette di rispondere con il lead time minimo al cliente.